La qualificazione delle stazioni appaltanti

Seguendo un percorso ben definito e nel rispetto delle tempistiche esposte nel documento preliminare del 30 Marzo 2022, ANAC ha approvato le “Linee Guida per l’attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza”, la base del nuovo sistema di qualificazione che sarà reso operativo al momento dell’entrata in vigore della riforma della disciplina dei contratti pubblici.

Il documento individua e descrive: i requisiti necessari per la qualificazione di stazioni appaltanti e centrali di committenza (ad oggi è sufficiente che siano iscritte all’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti per poter avviare una procedura di acquisto), le informazione necessarie per dimostrarne il possesso e come queste saranno raccolte affinché sia garantito il funzionamento del sistema di qualificazione.

Le stazioni appaltanti qualificate avranno la possibilità di eseguire acquisizioni di importo pari o superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti mentre le Stazioni Appaltanti che non riusciranno a qualificarsi avranno comunque la possibilità di eseguire affidamenti diretti (nei limiti di spesa per essi previsti) e di effettuare ordini utilizzando gli strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza e dai soggetti aggregatori.

Requisiti minimi obbligatori per la qualificazione sono:
– essere iscritti ad AUSA,
– avere una struttura organizzativa stabile;
– avere la disponibilità di piattaforme telematiche per la gestione delle procedure di gara;
– acquisire un punteggio minimo assegnato in funzione dei requisiti soddisfatti dalla Stazione Appaltante che sono ben descritti nella delibera.

Tra i requisiti che contribuiscono all’attribuzione di punteggio alla Stazione Appaltante più virtuosa trovano posto:
l’assolvimento degli obblighi di comunicazione dei dati sui contratti pubblici;
l’assolvimento degli obblighi di cui agli articoli 1 e 2 del decreto legislativo del 29 dicembre 2011 in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche;
entrambe facilmente gestibili utilizzando i moduli della piattaforma GGAP ad essi dedicati.

Nel testo della delibera sono infine elencati e ben descritti anche i livelli e gli ambiti di qualificazione previsti ed i requisiti necessari per raggiungerli.