Negli ultimi due anni il Legislatore Italiano ha concentrato la sua attenzione sulla lotta alla corruzione nell’ambito degli appalti pubblici, elemento che, soprattutto in seguito all’evidenza di molteplici scandali, ha purtroppo coinvolto vari ambiti della PA.

Per perseguire tali obiettivi è stato necessario porre mano alle norme e fornire al legislatore gli strumenti necessari per costruire un percorso di legalità orientato a mettere in ordine tale situazione.

Da questa esigenza sono nate due importanti innovazioni in tema di appalti pubblici: l’introduzione della Legge 190 per l’ Anticorruzione e l’adozione del sistema AVCPass per la comprova dei requisiti.

Come evidenziato nel II° Rapporto Nazionale “Come Appalta la PA. Il punto di vista di Stazioni Appaltanti e Imprese”, 2014 realizzato dalla Fondazione PromoPA, in collaborazione con Università di Roma Tor Vergata, l’introduzione di questi adempimenti non è stata sempre accolta di buon grado dalle stazioni appaltanti.

Dall’indagine eseguita sul territorio nazionale, limitatamente agli appalti di tipo Lavori, è emerso che le stazioni appaltanti percepiscono gli effetti di queste nuove norme come un ulteriore appesantimento del loro lavoro, senza alcun beneficio in termini qualitativi del processo dell’appalto.

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Tutti i vantaggi che l’AVCPass e la legge 190 portano con se, passano di fatto in secondo piano rispetto alla percezione di un appesantimento nel processo operativo.

In una prima fase, è plausibile che le stazioni appaltanti siano riluttanti rispetto ad un cambiamento radicale della loro forma mentis per la gestione degli appalti, ma ci auguriamo che, dopo un primo momento di confusione e riorganizzazione delle informazioni e dei processi operativi, le stazioni appaltanti trovino l’equilibrio necessario affinché si compia quel processo di trasformazione culturale che il Legislatore intende finalizzare.

Al tempo stesso però va segnalato che, dal medesimo studio, è emerso che le stazioni appaltanti intevistate hanno valutato molto positivamente l’incremento della presenza di strumenti tecnologici in grado di rendere più trasparenti i processi di appalto.

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Emerge quindi abbastanza chiaramente il fatto che l’utilizzo di tecnologie informatiche e di strumenti per la gestione dei dati rappresentano la soluzione ideale per percorrere la via della trasparenza e per combattere nel tempo il fenomeno della corruzione.

Tali tecnologie inoltre, se realizzate nel modo opportuno, sono in grado di supportare efficaciemente anche la stazione appaltante nella gestione di tutte le informazioni che caratterizzano il processo di acquisto.

In questo scenario si va ad inserire una piattaforma dedicata alla gestione delle gare d’appalto, GGAP, che offre la possibilità alle stazioni appaltanti di avere un supporto che permetta loro di essere in regola con tutti gli adempimenti previsti e monitorare gli affidamenti in corso d’opera, nonchè semplificare la maggior parte delle attività da svolgere.

Quando è stata progettata la piattaforma GGAP abbiamo pensato ad un strumento semplice e intuitivo per la gestione delle informazioni che la stazione appaltante deve trasmettere ad ANAC e che deve pubblicare sul suo sito istituzionale per adempiere a quanto previsto dalla normativa (Legge 190 art. 1 comma 32 e comunicazioni ANAC).

Le caratteristiche di valore aggiunto che abbiamo definito tra gli obiettivi di questa tipologia di soluzione riguardano:

  • la possibilità di evitare agli utenti l’onere di inserire gli stessi dati in sistemi diversi implementando il concetto di riuso di quelle informazioni che, per un motivo o per un altro, sono già presenti nella stazione appaltante;
  • la necessità di interfacciarsi con il sistema SIMOG di ANAC, per la gestione dei CIG e per la trasmissione delle schede di aggiudicazione ed esecuzione senza che sia necessario digitare nulla nel SIMOG.
  • la possibilità di generare con semplicità il file XML da pubblicare ogni anno sul sito della stazione appaltante per adempiere a quanto previsto dall’art. 1 comma 32 della Legge 190 e successive indicazioni di ANAC.
  • la disponibilità di report di monitoraggio sullo stato e sulla qualità dei dati inviati a SIMOG
  • la possibilità di avere a disposizione uno scadenzario in grado di ricordare agli addetti ai lavori determinate scadenze normative.

La piattaforma software GGAP è stata realizzata pensando prorpio a questi cinque elementi progettuali in grado di generare valore per il cliente.

Ed è in grado quindi di:

  • interfacciarsi con i sistemi informativi della stazione appaltante per recuperare le informazioni già presenti, utili per adempiere agli obblighi di trasmissione e pubblicazione normativamente previsti.
  • dialogare, a valle dell’apertura da parte di ANAC dei canali di comunicazione con l’infrastruttura di coopoerazione applicativa del SIMOG, con il SIMOG stesso per:
    • la richiesta del codice gara e del codice CIG;
    • l’invio dei requisiti di gara al sistema AVCPass, se necessario;
    • l’inserimento del CUP ove previsto;
    • il perfezionamento del CIG;
    • l’invio della scheda di aggiudicazione;
    • l’invio delle schede di esecuzione;
    • il recupero di tutte le informazioni che la stazione appaltante ha inserito in SIMOG prima dell’avvio del sistema GGAP;
  • generare il file XML nel formato definito da AVCP con tutte le informazioni necessarie
  • generare reportistica di dettaglio per individuare rapidamente quelle posizioni che possono dar luogo a richieste di chiarimento o all’avvio di procedimenti sanzionatori
  • inviare mail agli utenti sulla base regole definite per la gestione delle scadenze.

Tutto questo, a nostro avviso, costituisce un importante valore aggiunto per la stazione appaltante riducendo notevolmente sia le attività necessarie per gestire questa tipologia di informazioni che la possibilità che tra una digitazione ed un’altra si verifichino degli errori.

Importante sottolineare inoltre che l’utilizzo di un sistema gestionale come GGAP non introduce ulteriore lavoro nei processi della stazione appaltante, anzi ne ottimizza le attività, in quanto le informazioni che vengono gestite dalla piattaforma GGAP sono di fatto le stesse che il personale preposto si trova comunque a gestire in altro modo, a volte improvvisando fogli excel o database access, e che è necessario inserie in sistemi differenti, tra cui sicuramente il SIMOG.